La Madonna di Foligno è una pala d'altare dipinta da Raffaello tra il 1511 e il 1512. Si trova nella Pinacoteca Vaticana.
Descrizione:
La pala raffigura la Vergine Maria con il Bambino in gloria, circondata da angeli. In basso, si trovano San Giovanni Battista, San Francesco e San Girolamo, che sono presentati alla Vergine da San Sigismondo. Al centro, un putto regge una tavola vuota, presumibilmente destinata a contenere un'iscrizione.
Storia:
L'opera fu commissionata da Sigismondo de' Conti, segretario di Papa Giulio II, come ringraziamento per essere stato salvato da un fulmine. Inizialmente era collocata nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli a Roma, poi trasferita nel monastero di Sant'Anna a Foligno, da cui deriva il nome. Nel 1797 fu confiscata dalle truppe napoleoniche e portata a Parigi. Dopo la caduta di Napoleone, fu restituita al Vaticano e collocata nella Pinacoteca Vaticana.
Stile:
La Madonna di Foligno rappresenta un esempio del periodo maturo di Raffaello, caratterizzato da un equilibrio compositivo, una chiarezza di forme e una vivace gamma cromatica. L'influenza della pittura veneziana è evidente nell'uso del colore e nella resa della luce. L'opera mostra una transizione tra il periodo fiorentino e il periodo romano di Raffaello.
Importanza:
La Madonna di Foligno è considerata una delle opere più importanti di Raffaello e un capolavoro del Rinascimento italiano. Rappresenta un esempio significativo dell'evoluzione stilistica dell'artista e della sua capacità di combinare diverse influenze artistiche. La tavola è apprezzata per la sua bellezza, la sua armonia e la sua profonda spiritualità.
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